Biografia Ufficiale - Autorizzata
Andrea De Luca
è il Blues, quello energico, quello Rock, ma anche quello caldo e sofferto delle ballads accompagnate dalla sua fedele Lap Steel Guitar. Cantautore, musicista polistrumentista romano, inizia a suonare la chitarra all’età di 6 anni e da adolescente è già una realtà del panorama blues della capitale. Cresce in una famiglia musicale: suo padre è un vero musicofilo, possiede più di tremila vinili; sua madre è una cantante e chitarrista folk durante i primi anni ’70. Classe 1981 ha approfondito lo studio del linguaggio blues e della lingua americana nei suoi viaggi negli States, dove è stato riconosciuto e apprezzato per il suo talento da illustri artisti come Curtis Salgado
(armonicista e cantante della Robert Cray Band, ispira John Belushi a scrivere il film The Blues Brothers - vedi video), Mark Peterson (bassista, tra gli altri, di Cassandra Wilson, Stevie Wonder, Shakira), Lisa Mann (band leader, touring artist due volte miglior artista dell'anno agli American Blues Music Awards):
“…Andrea De Luca è un vero portento del Blues moderno, con un’anima così sofferta da farmi ricordare la città da dove provengo, St.Louis. Secondo il mio modesto parere aggiungerei senza dubbio il suo nome alla grande storia della musica nera…” (cit. Mark Peterson).
​
Inizia a scrivere le sue canzoni subito dopo l’adolescenza: i suoi testi e le sue musiche mettono in luce una passione e una vera e propria devozione per la musica e per l’America che non può lasciare indifferenti. Ogni minuto di vita speso è per la musica, ogni lacrima, ogni sorriso, ogni pugno preso perché ritenuto “diverso” dai coetanei, con quella sua chitarra sempre in spalla a fare da scudo e da spada contro quei bulli che quella passione e quella devozione probabilmente non la conosceranno mai. La sua arte è fatta di sofferenza, di tenacia, di soddisfazioni, di risultati raggiunti con fatica e di voglia di farcela a tutti i costi. È questo che rende Andrea De Luca unico e così vero.
Non ha paura, non ha dubbi: la sua strada è l’America e lavora assiduamente perché il suo “American Dream” si realizzi. Come il più tenace degli atleti inizia la sua gara ad ostacoli e non importa quanto alti, numerosi e difficoltosi siano. Li affronta e li supera a muso duro approdando, nel 2017, in quella che resta essere la sua casa, l’America: nel 2017 si trasferisce per qualche mese a Portland dove entra a far parte di una grande community di musicisti blues nello Stato dell'Oregon e della California. Diventa F-Pedals artist e collabora con Asher Guitars, nota casa produttrice di chitarre per artisti come Ben Harper, Mark Ford e Keb Mo'.
In Italia diversi marchi supportano la sua musica, primo fra tutti Hobo Guitars, che fornisce chitarre e lap Steel per Andrea dal 2014.
“...ho deciso di supportare Andrea De Luca costruendo per lui un intero arsenale di chitarre di lusso, due spettacolari Lap Steel e una chitarra acustica modello parlor. Così qualche mese dopo i miei strumenti sono stati egregiamente utilizzati durante il grande concerto di apertura per il famosissimo bluesman Johnny Winter tenutosi al Crossroad Live Club di Roma l'11 maggio del 2014...”
(Samuele Calamassi - Hobo Guitars – Empoli)
Dopo il suo primo album da solista, “Blues Trio”, uscito nel 2016, con un ottimo riscontro da parte di pubblico e critica giornalistica specializzata, Andrea si ritaglia uno spazio nello scenario blues in Oregon e in California e nel 2018 registra un altro disco nella sua città adottiva, Portland, al fianco di bluesmen pluripremiati ai Blues Awards come Dave Melyan, Ed Newmann e Ben Rice (vedi video).
“...ho scoperto un musicista blues eccelso ed un gentiluomo veramente motivato a crearsi un futuro nel panorama blues internazionale. Andrea suona sia la chitarra tradizionale che la Lap Steel con un carisma ed una tecnica uniche. Il suo talento sta avendo molto succeso qui nella città
di Sacramento in California dove sta collaborando con lo storico chitarrista Angel Reyes...”
(Pat Walsh – celeberrimo speaker di Radio KFBC – Sacramento California).
Tra i suoi punti di forza indubbiamente l’autenticità con la quale entra nell’animo del pubblico che l’ascolta e che viene coinvolto dalla sua voce
graffiante e dalla sua grinta fuori dal comune. Una vocalità potente ed una presenza scenica che non teme confronti con i più grandi artisti del settore italiani e internazionali con i quali ha avuto l’onore di collaborare e dividere il palco: dal batterista nostrano Roberto Gatto al vocalist tra i più dotati e rispettati della scena musicale afroamericana contemporanea Dean Bowman, "la voce di Dio" come l’ha definito Madonna:
“… ricordo perfettamente il nostro primo concerto, non potemmo fare alcuna prova, ci incontrammo direttamente sul palco e tutto nacque lì. Come in tutte le situazioni con un grosso potenziale, l'adrenalina era altissima ed avevamo davvero un grande feeling perchè il nostro background è praticamente lo stesso.
Credo fortemente che Andrea sia un grandissimo chitarrista, suonatore di Lap Steel guitar e devo dire che è un cantante Blues fenomenale.. “
​
(cit. Dean Bowman, leader degli Screaming Headless Torsos, definito dalla critica il Demetrio Stratos nero).
L’incontro con la cantautrice sarda Carla Cocco nel 2018 completa e arricchisce la formazione e la vita artistica di Andrea: entra a far parte e diventa vicepresidente di Africa Sarda, un’organizzazione di volontariato che si occupa di recuperare i ragazzi emarginati attraverso la musica. Nata nel 2017 nei cortili del ghetto di Bauleni, in Zambia, grazie ad Andrea è approdata anche in Italia, precisamente nel Sud della Sardegna. Africa Sarda Studio è oggi uno Studio di registrazione e scuola di musica a disposizione dei ragazzi della Comunità di Bauleni, nel quale possono esercitarsi, studiare, comporre, tenendosi lontano da
droghe, alcool, delinquenza e quant’altro. Andrea si è occupato di rendere lo studio di registrazione completo, autonomo ed in linea con gli standard odierni durante il suo primo viaggio in Africa.
Non solo concerti e produzioni musicali ma un vero e proprio asse creato con i ragazzi del ghetto, un infinito abbraccio musicale tra due culture e due popoli apparentemente così lontani eppure tanto vicini tra loro (vedi sito associazione)
​
Durante il primo lockdown nel 2020, l’animo di Andrea inventa un modo per stare vicino alla famiglia zambiana, per supportare chi ha probabilmente meno risorse materiali per affrontare l’incredibile situazione in atto, ma ha tenacia e grinta da vendere:
sua infatti l’idea di “I can see clearly now AID 4 Bauleni”, cover del famosissimo brano degli anni '60 di Johnny Nash. Il messaggio è "It's gonna be bright" in un videoclip musicale realizzato a distanza con più di 100 musicisti da tutto il mondo, uniti per sostenere la popolazione dei sobborghi di Lusaka (Zambia - vedi video)
La sua poliedricità e il suo amore per la musica in generale lo portano a collezionare esperienze artistiche anche in ambiti musicali diversi dal blues: nel 2021 chiude la chermesse di eventi targata “Mia Cara 2021”, organizzata dal Consolato di Curitiba (Brasile) per la Festa della Repubblica Italiana. Sempre al fianco della cantautrice Carla Cocco, Andrea porta il suo suono blues e la magica carezza della sua lap steel guitar in un mondo sonoro completamente diverso da quello in cui si è abituati a sentirlo: il suo tocco, la sua unicità vengono talmente apprezzati da essere richiesti anche l’anno successivo.
Altri consensi non tardano ad arrivare:
nell’estate del 2021 riceve il premio “Enrico De Angelis” per il “Talento Musicale”, all’interno dell’evento “Voci Tra Le Onde”, organizzato dalla prestigiosa società di doppiaggio “VixVocal” e presentato dall’attore Francesco Pannofino.
Il bluesman incanta l'anfiteatro Maria Ceroli di Porto Rotondo proprio come gli artisti della tradizione facevano un tempo: solo una chitarra ed una voce sofferta in un brano molto significativo della cultura blues dei neri di Chicago, "My Babe" di Willie Dixon (1955)
La vita di Andrea è amore, amore per la musica, amore per la sua compagna e per i loro due piccoli bambini: Miùcha e Jimi, in onore al suo più grande ispiratore e punto di riferimento Jimi Hendrix.
Ed è proprio la più grande icona della chitarra elettrica in assoluto ad essere il fulcro di questo nuovo ed inedito progetto dedicato alla musica di Hendrix che vedrà Andrea De Luca calcare i palchi di tre dei festival jazz più prestigiosi d'Italia che avranno luogo nella splendida cornice mediterranea della Sardegna, dall'11 al 13 agosto 2022 durante "Rocce Rosse Blues", "Musica sulle Bocche" e la ventisettesima edizione di "Ai confini tra Sardegna e Jazz".
Ad accompagnarlo saranno due musicisti straordinari:
Roberto Gatto alla batteria, il batterista jazz più rinomato a livello internazionale porterà il suo prezioso drumming in un progetto così poliedrico affiancato dal bassista Pierpaolo Ranieri, uno dei più richiesti tra turnisti e session man italiani.
Leggi qui la descrizione completa per più informazioni sui concerti
Il sogno americano continua, la voglia di raggiungere gli States è più forte di prima, perché adesso ha due motivi in più che lo spingono a farcela. E portano il suo cognome.
Discografia Andrea De Luca:
-
2006 Enjoy Yourself - prodotto dall'Ass. Alberto Sordi
-
2010 Back To Life – Sifare produzioni
-
2014 Bluesion con Dean Bowman - ADL produzioni
-
2015 The Sharp Donkey – When in Leeuwarden – prodotto in Olanda
-
2016 Andrea De Luca Blues Trio – prodotto da Sound Awake – Roma
-
2017 Let me love you tonight – prodotto da Sound Awake – Roma
-
2018 Goin' To Tacoma - ft Ben Rice - Prodotto a Portland, Oregon Usa
-
2019 Hi Muzungu! - ft Africa Sarda - Prodotto in Zambia / Italia
-
2020 Baby Mama - ft Dean Bowman, Mark Peterson, Francesco De Rubeis
​
Endorsments e sponsor:
Hobo Guitars – Empoli, Italia
F-Pedals – Los Angeles, California